CSA Officina Rebelde

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27-10-2022

CONTRO IL GOVERNO DELLA CRISI SOCIALE E DELLA GUERRA

Noi Rebeld@-i- sse ci siamo riunit@ per discutere della fase politica che stiamo attraversando, caratterizzata da una recrudescenza della guerra in Ucraina, con relativo rischio nucleare e di allargamento, nella quale la crisi sociale si espande, riducendo milioni di persone, soprattutto al Sud, in condizione di povertà. Ma anche dall’inizio di mandato di un governo di coalizione delle forze di destra di questo paese.

In merito alle mobilitazioni per la guerra confermiamo quello che abbiamo detto sin dall’inizio del conflitto: è importante stare dentro questa mobilitazione che deve indirizzarsi principalmente nella richiesta di pace, verso la fine della guerra di aggressione russa, contro gli aumenti di spese militari e l’invio di armi e truppe sul luogo del conflitto. Cercheremo, quindi , di dare il contributo che possiamo a queste mobilitazioni ma denunciamo sin da subito il tentativo di forze, come il Pd ed il M5S, che fino a ieri hanno sostenuto l’intervento militare al fianco della Nato, di riciclarsi come forze pacifiste. Alle volte senza nemmeno adesso smettere di criticare l’invio di armi, la logica delle sanzioni, l’escalation.

Riguardo al governo delle destre il nostro pensiero è differente da quello di chi lo ritiene un governo di carta, fortemente vincolato dalle politiche economiche europee e destinato ad essere presto sostituito da una compagine tecnica. Dentro la nostra assemblea l'opinione maggioritaria è che questo governo non sia di carta, non sia un governo tecnico mascherato da governo di destra ma sia un governo effettivamente di destra che sarà pericolosissimo sul piano dei diritti civili e dell'attacco ai migranti ed ai marginali e poveri. Nasce, dunque, l'esigenza di costruire una mobilitazione contro di esso, nella quale la difesa dei diritti delle donne e delle soggettività lgbtq+, a partire dal 25 Novembre, diventa realmente centrale.
In merito alla situazione complessiva della sinistra radicale noi non aderiamo, al momento, ad alcuna forza che si presenti per ottenere una rappresentanza istituzionale e non per antagonismo o inconciliabilità dei fini della nostra azione politica, ma perché il nostro campo di r-esistenza e di lotta, dall’alto verso il basso, è semplicemente differente. Una considerazione, però ci sentiamo di farla. Dal nostro punto di vista di organizzazione di movimento possiamo dire che la frammentazione è un nemico da combattere in qualsiasi campo, sia in quello della sinistra di movimento che in quello della sinistra che aspira ad entrare nelle istituzioni. Crediamo che in questa fase si debba lavorare a ricomporre, attorno a parole d’ordine radicali, quanto più possibile, visto che le sfide a cui si dovrà fare fronte saranno numerose. E tra le sfide alle quali si dovrà fare fronte rientrano, certamente, quelle del caro-vita e del rincaro delle bollette. In questa dinamica, nei prossimi mesi, vogliamo mettere in gioco ed al servizio di tutto il movimento l’esperienza ed il radicamento nei quartieri popolari dei nostri Sportelli Sociali. Questo autunno di lotte sarà molto intenso e pieno di sfide ed iniziative da mettere in campo, noi siamo coscienti che il nostro sarà un contributo limitato, ma ancora una volta siamo determinati a fare parte del popolo che marcia per la pace e contro la crisi sociale